Tony Esposito
Concerto live
Percussionista di straordinario talento, musicista poliedrico, nel corso della sua carriera ha spaziato dalla musica etnica al funk, dal jazz alla world music. Il sound ritmico e quasi tribale della musica italiana degli anni Settanta deve molto al “King of percussion”, come è soprannominato. La sua musica è ispirata da sonorità provenienti da molti Paesi del mondo, che ha mescolato con ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenopea. L’originalità del suo approccio si può ritrovare nell’invenzione di strumenti unici come il tamborder, suono onomatopeico di uno dei suoi più famosi brani: “Kalimba de Luna”.
BIO ARTISTA
Antonio Esposito è nato a Napoli il 16 luglio 1950.
Prima di affacciarsi all’attività discografica in proprio, ha contribuito, durante gli anni Settanta, al “sound ritmico” di diversi artisti italiani quali Pino Daniele, Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Eugenio Bennato, Claudio Rocchi, Mauro Pelosi. Insieme a Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo e Fabio Forte, è stato uno degli artefici della creazione del “blues metropolitano”, portato al massimo livello da Pino Daniele nell’album Vai mo’ del 1981.
Negli stessi anni ed in quelli a seguire, Esposito ha collaborato con diversi musicisti internazionali tra i quali Don Cherry, Paul Buckmaster, Don Moye, Gato Barbieri, Eumir Deodato, Brian Auger, Gilberto Gil, Eddie Blackwell, Billy Cobham, Moncada, Gema Quatro, Nana Vasconcelos.
Debutta con il suo primo album da solista, Rosso napoletano, nel 1975. Il primo grande riconoscimento arriva però con il terzo disco, Gente distratta del 1977, premiato dalla critica italiana. L’anno della svolta commerciale è il 1982, quando pubblica Pagaia, sigla per il programma Domenica in. Da quel momento finisce il suo periodo più sperimentale e arriva al grande successo nel 1984 con il brano Kalimba de luna, che lo consacra anche a livello internazionale.
Nel 1982 compone per Domenica in (RaiUno) la sigla “Pagaia” (inserita nell’album Tamburo – etichetta Bubble); è l’inizio, per lui, di un vero e proprio boom discografico. Infatti, per due anni di seguito, vince Un disco per l’estate, nel 1985 con Kalimba de luna (inserita nell’album Il grande esploratore – etichetta Bubble”) e nel 1986 con “As To As” (contenuta nell’album Tony Esposito, sempre per la medesima etichetta discografica). Coautore e cantante indimenticato di questi grandi successi è stato l’amico fraterno Gianluigi “Lui” Di Franco (scomparso prematuramente nel 2005), medico, psichiatra, musicoterapeuta, voce impressionante e creatore di un particolare ed originale modo di interpretare il canto.
Partecipa a tre edizioni del Festival di Sanremo, nel 1987 con “Sinuè”, nel 1990 al fianco di Eugenio Bennato con “Novecento aufwiedersehen” e nel 1993 con i Ladri di Biciclette con “Cambiamo musica”.Nel 1989 gli viene conferito il “Nastro d’Argento” per la colonna sonora del film “Un complicato intrigo di vicoli e delitti” di Lina Wertmuller.
Nel 1997 Tony Esposito è l’unico italiano chiamato ad esibirsi al “Festival della gioventù” de L’Avana, a Cuba.
Nello stesso anno, ad agosto, è ancora l’unico italiano richiesto che si esibisce al “Rock in Rio”, a Rio De Janeiro, insieme al mitico Gilberto Gil. Dopo una lunga pausa dedicata a molti concerti dal vivo, nel 2003 pubblica il CD Viaggio Tribale, lavoro partorito dopo un lungo girovagare per i paesi del Mar Mediterraneo.
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